La Psicologia del Benessere ha delle basi teoriche specifiche, a partire dalla Psicologia Positiva (Seligman e Csikzentmihalyi, 2000) sino alla Teoria dei Bisogni di Maslow (1954).
La Psicologia Positiva prevede l'evidenziazione di strategie e modalità ad hoc sulla persona per consentirle di raggiungere il massimo potenziale e favorendo quindi il benessere psicofisico. Il favorire le emozioni piacevoli all'interno del nostro quotidiano può portare numerosi effetti positivi, a partire da un miglioramento delle proprie relazioni interpersonali, ad un maggiore successo e gratificazione sul lavoro fino a veri e propri toccasana a livello organico nel nostro corpo, ovattando anche l'impatto stressante che possono avere le emozioni spiacevoli su di noi.
La Teoria dei Bisogni di Maslow è quella Piramide che molti di noi hanno visto almeno una volta: alla base ci sono i bisogni primari di sopravvivenza (come mangiare, respirare ecc.) e si susseguono altre categorie fino ai bisogni di realizzazione del sè (creatività, problem solving ecc.). In Motivazione e Personalità, Maslow assume una visione interessante di ciò che "muove le persone": i bisogni intrinseci alle persone, in base alle loro richieste profonde. Ecco perchè comprendere profondamente a quale bisogno si cerca di rispondere può aiutare a sentire maggiormente quale sia l'obbiettivo che si cerca di perseguire e il perchè siano stati messi in atto alcuni comportamenti.
Queste sono solo due delle più importanti teorie alla base della Psicologia del Benessere che tuttavia spiegano abbastanza bene il dualismo alla base dell'evoluzione della Psicologia del Benessere: uno sguardo che si pone sia sul potenziamento delle emozioni piacevoli, delle risorse e degli stati di benessere, sia sulle motivazioni e sugli agiti alla base del proprio comportamento, al fine di costruire un percorso di senso che porti la persona ad essere più attiva e cosciente nei propri processi di scelta e di azione.
Dott.ssa
Alessandra Colombo
Psicologa del Benessere
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