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Immagine del redattoreAlessandra Colombo

Darth Vader e Carl Rogers

Mi sono sempre chiesta, guardando #starwars, quanto ci fosse di allegorico nella rappresentazione dei personaggi, al di là della suddivisione classica tra bene e male. Anche gli insegnamenti di Yoda, l'autodeterminazione di ognuno, la "scelta"... mi sembravano cose che andavano sempre più vicino alla concezione più profondamente umana della tendenza attualizzante. Ma bando alle ciance e ai paroloni... ho cercato su google e, con mia (poca) sorpresa, ho trovato David Becker (APA - American Psychological Association) che ha pensato a questa cosa ben prima di me.

David, a sua volta, ha recuperato un libro di Arthur Bohart che sosteneva la sua idea di quanto l'uscita del film "il risveglio della forza" (2015) fosse incredibilmente vicino alla concezione rogersiana della prospettiva centrata sul cliente - pur essendo il libro del 2013 e facendo riferimento a Darth Vader, ObiOne e a Yoda che tutti conoscevamo fino a quel momento. Il titolo del capitolo è anch'esso geniale: "Darth Vader, Carl Rogers e la tendenza attualizzante".

Eccovi alcune riflessioni dell'articolo di David Becker:


Nonostante Darth Vader sia una icona di malvagità, suo figlio, Luke Skywalker, ha fino all'ultimo creduto che ci fosse ancora qualche barlume di bene in lui. Nel capitolo "Darth Vader, Carl Rogers e la tendenza attualizzante" del libro che vi dicevo prima di Arthur Bohart, questa cognizione di Luke è sottolineata come un grande esempio della prospettiva terapeutica centrata sul clienta derivante in larga parte dal lavoro di #CarlRogers - che definisce come nessuno sia in realtà fondamentalmente buono o cattivo.

Piuttosto, tutti hanno la capacità di effettuare sia azioni moralmente buone sia azioni moralmente cattive: quanto in realtà una persona sia più o meno morale dipende in realtà da una motivazione chiave... la sua tendenza attualizzante.


La tendenza attualizzante, secondo la descrizione di Bohart (2013), "è la tendenza dell'organismo a mantenere e migliorare sè stesso" ed è influenzata dall'ambiente dello stesso. Pensando all'evoluzione biologica e a come alcune specie si adattino con tratti geneticamente più favorevoli al contesto ci fa capire come aumentino le loro possibilità di sopravvivere. Gli umani adattano anche i loro pensieri e i loro comportamenti rispetto all'ambiente come meccanismo di sopravvivenza, ma possono farlo sia in modo moralmente positivo che negativo.


Carl Rogers vide che la tendenza attualizzante era una componente chiave della terapia centrata sulla persona. Lui - e gli psicologi che hanno continuato il suo lavoro - credono che ognuno sia capace di autoregolazione, che è la capacità di "adattarsi ai problemi della vita in modo creativo e produttivo, in modo che tenga conto dei desideri e dei bisogni degli altri".

In altre parole, le persone possono creare cambiamenti positivi e pro-sociali per loro stessi e adattarsi al loro ambiente in modo saggio. I terapeuti centrati sulla persona investono sull'abilità conseguente di empatizzare con i loro clienti, comprendendo i loro sentimenti e il loro potenziale positivo - tramite l'accettazione positiva incondizionata - e aiutandoli attraverso il sentiero dell'auto-guarigione, dove il cliente è soggetto attivo e non passivo, il terapeuta non dice cosa il cliente debba o non debba fare... lo rende in grado di prendere decisioni per sé perché può essere in grado di prendere decisioni per sé, se l'ambiente è favorevole.


In questo capitolo, Bohart si chiede cosa sarebbe successo se l'Alleanza Ribelle fosse stata in grado di inviare diplomaticamente nella MorteNera un terapeuta centrato sulla persona per poter parlare con Darth Vader (anche se, diciamocelo, è un pensiero abbastanza onnipotente.... ndr). Dopo che Bohart presenta, sempre nel suo capitolo, un dialogo ipotetico e fabulato tra i due, aggiunge:


Immaginiamoci che Darth Vader inizi ad aprire l'esplorazione su aspetti impliciti e dimenticati della sua personalità, cominciando a vedere un panorama più ampio, iniziando a integrare aspetti nuovi della sua esperienza all'interno del suo modo di pensare. Potrebbe ipoteticamente iniziare a mettere in dubbio i suoi costrutti, come quelli imposti dall'imperatore. Potrebbe iniziare a mettere sulla stessa bilancia i suoi desideri di potere e vendetta e il suo lato invece più profondamente umano. Potrebbe addirittura iniziare a muoversi alla ricerca del "buono" in lui. (pag.66)

Concludendo, strappando anche qualche risata in questo dialogo fantastico, David Becker si chiede se Anakin Skywalker (cioè Darth Vader prima di diventare appunto Darth Vader e - metaforicamente - eliminare la componente di identità che più portava il tratto umano come narrazione di una storia di vita terribile) potrebbe essere stato diverso se fosse andato in terapia. "Se Anakin fosse andato in terapia da Carl Rogers prima di entrare nel Lato Oscuro, magari Darth Vader non sarebbe mai nato. Anakin sarebbe stato un simbolo di bene, resistendo alla nascita dell'Impero tanto tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana."


L'articolo di Bohart (in inglese): clicca qui





Dott.ssa Alessandra Colombo

Psicologa del Benessere

tel. 3318437155

alessandracolombopsicologa@gmail.com

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