Cosa è la psicologia umanistico-esistenziale? Quali sono le sue idee fondanti?
La Psicologia Umanistico-Esistenziale viene chiamata anche "Terza via", poiché prese un po' di distanza - nella metà del 1900 - dalle altre due grandi "forze" della psicologia: la psicoanalisi e il comportamentismo-cognitivismo.
Con la nascita della Psicoterapia Umanistico-Esistenziale è stato introdotto nella visione della psiche e della sua complessità un termine rivoluzionario:
la centralità della persona.
La persona viene vista come non più in balia degli eventi e delle forze esterne o interne (ma incontrollabili), la persona diventa portatrice diretta di esperienza.
Questa esperienza che ognuno di noi vive è qualcosa di profondamente intimo e personale, tanto da determinare, nella vita quotidiana, scelte e significati.
Cosa significa questo?
Che la persona, qualunque sia il suo disagio o la sua consapevolezza dello stesso, ha dispiegato tutte le forze che aveva nel cercare di attuare le proprie potenzialità. Questo significa che la persona, in primis, è in grado - se accompagnata all'interno di una relazione terapeutica autentica - di comprendersi e cambiare consapevolmente quegli atteggiamenti che in quel momento non la fanno sentire al pieno delle proprie potenzialità:
Noi non possiamo cambiare, non possiamo allontanarci da ciò che siamo, finché non accettiamo fino in fondo ciò che siamo. Allora sembra che il cambiamento avvenga quasi inavvertitamente. - C. Rogers, Client Centered Therapy, 1951
L'approccio umanistico prese il via dalla pubblicazione di Carl Rogers "Terapia centrata sul cliente", nel 1951, per poi essere ufficializzata con la relativa Associazione di Psicologia Umanistica con la missione di :
"comprendere le dinamiche emozionali e le caratteristiche comportamentali di un’esistenza umana piena e vitale".
I principali sostenitori dell'approccio furono in primis Carl Rogers e Abraham Maslow, ma con grande importanza anche di autori come Rollo May, Gordon Allport, Erich Fromm, Fritz Perls, Thomas Gordon, ecc. ognuno con le sue declinazioni specifiche, ma tutti con lo stesso denominatore: l'attenzione alla persona nella sua visione olistica, nella sua totalità.
Dott.ssa Alessandra Colombo
Psicologa del Benessere
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